I quattro pilastri su cui dovrà basarsi la nuova legge sul gioco d'azzardo

Ultimo Aggiornamento 18 dic 2018
I quattro pilastri su cui dovrà basarsi la nuova legge sul gioco d'azzardo

Durante la conferenza stampa alla Camera dei Deputati tenutasi lo scorso 19 febbraio, “Mettiamoci in gioco”, la Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, ha illustrato i quattro punti del suo programma per combattere il Gap invitando tutti i candidati alle prossime politiche “di prendere, fin da ora, impegni forti in questo senso, approvando una legge nazionale che regolamenti il consumo di gioco d'azzardo nel nostro Paese”.

La nuova normativa dovrà essere orientata a mettere ordine nel caos in cui il settore è cresciuto, permettendo di intervenire sugli svariati problemi che la diffusione incontrollata dell’azzardo ha provocato in Italia. In primis, dipendenze più o meno gravi, separazioni e divorzi, ricorso all’usura, massicce infiltrazioni mafiose”, ha ribadito il deputato uscente del Pd, Lorenzo Basso, auspicando "la ricostituzione, nella prossima legislatura, dell'intergruppo sul gioco d'azzardo".

I punti del programma

I quattro pilastri su cui dovrà basarsi la nuova legge sul gioco d’azzardo, illustrati da don Armando Zappolini, prevedono:

  • divieto assoluto della pubblicità;
  • riduzione di un terzo dell’offerta complessiva del gioco;
  • diritto di Regioni ed Enti locali a regolamentare l’offerta del gioco d’azzardo sul proprio territorio;
  • aumento delle risorse destinate al sistema dei servizi per garantire cura e assistenza gratuite alle persone affette da disturbo da gioco d’azzardo.

Matteo Iori, esponente della campagna, ha proseguito illustrando nel dettaglio anche tutti gli altri punti che dovrebbero essere previsti in una legge di regolamentazione del settore.

  • Tra i contenuti più rilevanti presentati rientrano: l’utilizzo, nei documenti ufficiali e nelle normative di legge, del termine “disturbo da gioco d’azzardo”, indicato nel Dsm V. “Ludopatia è una fantasiosa innovazione italiana nata per occultare il termine 'azzardo', cioè la realtà del fenomeno”, ha precisato Iori.
  • Garantire un fondo specifico per la cura e la prevenzione del gioco d’azzardo patologico, dotato di 50 milioni di euro il primo anno, cifra aumentabile negli anni successivi in relazione all’evolversi del fenomeno.
  • Prevedere all’interno dei Servizi per le dipendenze patologiche (SerD) articolazioni specialistiche per i pazienti affetti da disturbo da gioco d’azzardo che garantiscano loro percorsi differenti rispetto ai pazienti con dipendenza da sostanze.
  • La certificazione di diagnosi di disturbo da gioco d'azzardo deve dare diritto all'esenzione dalla compartecipazione al costo della spesa sanitaria;
  • Ogni proposta di modifica o variazione circa le caratteristiche dei giochi d’azzardo attualmente in essere deve essere preventivamente autorizzata dall’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, attivo presso il ministero della Salute.
  • Va sancito l’obbligo da parte del ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca di predisporre campagne di informazione e promuovere progetti di educazione sui fattori di rischio connessi al gioco d’azzardo nelle scuole di ogni ordine e grado, coinvolgendo istituzioni locali e servizi territoriali del servizio sanitario nazionale.
  • Le campagne di informazione e sensibilizzazione dovrebbero essere compito specifico anche del ministero della Salute.
  • Le associazioni di categoria rappresentative degli esercenti e dei concessionari abilitati all'offerta di gioco d’azzardo dovrebbero dotarsi di un codice etico di condotta al fine di contenere eventuali comportamenti di gioco a rischio, individuare i giocatori problematici e intervenire fornendo loro una prima indicazione di carattere informativo e orientativo.
  • L’accesso a ogni tipologia di gioco d’azzardo, comprese le piattaforme di casinò online AAMS, dovrebbe essere consentito esclusivamente mediante l’utilizzo della tessera sanitaria.
  • Creare un apposito registro online dei dati della tessera sanitaria dei giocatori che vogliono autoescludersi da qualsiasi forma di gioco d’azzardo, garantendo la loro inibizione all’accesso al gioco.
  • Al fine di limitare l’aggressività e il potere di dipendenza delle macchinette, i software di tali apparecchi dovrebbero essere modificati secondo le indicazioni messe a punto dall’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave.
  • Va introdotta, per tutelare la persona affetta da gioco d'azzardo patologico che a causa di tale patologia si trovi nell'impossibilità di provvedere ai propri interessi, la figura dell’amministratore di sostegno, nominato dal giudice tutelare;

Per quanto concerne le lotterie istantanee:

  • i tagliandi dovrebbero riportare una serie di informazioni riguardanti il rischio che si corre e le percentuali legate alle possibilità di perdere o di vincere.
  • Vietare, nei locali in cui si gioca d’azzardo, il consumo di bevande alcoliche e il fumo, anche in presenza di impianti per la ventilazione e il ricambio di aria.
  • Introdurre la possibilità per i pubblici esercizi e i circoli privati che eliminano o non installano apparecchi per il gioco lecito e che non vendono al proprio interno altri prodotti per il gioco d’azzardo, di richiedere ai Comuni il rilascio del logo identificativo 'no slot'.
  • Adottare misure di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata avanzate dalla Commissione parlamentare antimafia nella relazione presentata il 6 luglio 2016.

Sono già una quarantina i candidati che hanno sottoscritto il nostro appello.Siamo fiduciosi che la politica possa fare qualcosa di importante per salvaguardare i cittadini", ha concluso Iori.

Giada Benazzi

: Copywriter e Public Relation Specialist

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.