Il Libro Bianco Media e Minori 2.0

Ultimo Aggiornamento 18 dic 2018
Il Libro Bianco Media e Minori 2.0

Agcom ha presentato presso la Camera dei deputati il Libro Bianco Media e Minori 2.0. Realizzato in collaborazione del CENSIS per i dovuti approfondimenti scientifici, l’opera è nata con l’intento di avviare una riflessione sulle misure di garanzia che più si adattano al nuovo contesto comunicativo digitale, all’interno del quale alla fruizione televisiva si accompagna il consumo di media diversi.

Il lavoro, facendo riferimento alla letteratura scientifica nazionale e internazionale, mira ad analizzare le modalità di consumo dei media da parte dei minori e riporta le valutazioni di adulti e genitori. Sottopone ad analisi l'offerta televisiva della Rai, delle emittenti televisive nazionali e dei fornitori di contenuti digitali terrestri, satellitari e via cavo. Contiene una puntuale rassegna dell'attività di regolamentazione ed una attenta riflessione sull'uso, da parte di adolescenti e minori, dei nuovi media (canali digitali terrestri, satellitari e via cavo, videogiochi, internet, editoria elettronica, e di altri segmenti. Riporta inoltre un interessante approfondimento sul gioco d’azzardo online, dalle cui riflessioni è emerso che le nuove tecnologie ampliano l’accesso dei minori al gioco.

Secondo le argomentazioni contenute nel libro oggi giorno è molto facile accedere attraverso le piattaforme di casinò online al gioco digitale e scommettere somme di denaro nella speranza di ottenere vincite soggette al caso e non a specifiche abilità del giocatore: tutto ciò rende tale pratica particolarmente appetibile a fasce di utenza vulnerabili, tra cui, appunto, i più giovani.

“Le peculiari modalità e caratteristiche del gioco d’azzardo online o a distanza, tendono a potenziare comportamenti di sfida e dipendenza. L’accessibilità, l’invisibilità, l’anonimato, l’assenza di controllo sociale, la velocità rappresentano importanti caratteristiche che differenziano il gioco d’azzardo online da quello tradizionale ove il giocatore è visibile e identificabile, se pur in un determinato contesto fisico e in orari precisi, e soggetto ai tempi d’attesa insiti nello svolgimento dei giochi”, riporta il libro.

Si tratta di motivazioni che fanno sì che gli adolescenti, ma anche gli adulti, che giocano online abbiano maggiori probabilità di sviluppare una qualche forma di gioco d’azzardo problematico o a rischio rispetto a coloro che giocano off-line.

Nei casi più gravi si struttura nell’individuo una vera e propria dipendenza che spesso si presenta in comorbilità con altri disturbi”.

Ciò significa che nel giocatore patologico online si rileva con più frequenza la presenza concomitante di disturbo di personalità dipendente, evitante e ossessivo-compulsiva. I disturbi maggiormente presenti nel giocatore patologico offline sono invece il disturbo di personalità borderline, narcisista, antisociale e istrionica. Nei giocatori online è perciò presente una maggiore propensione all’isolamento e all’utilizzo di meccanismi dissociativi che intaccano le capacità di legame.

In generale, nel giocatore d’azzardo patologico si manifestano distorsioni cognitive (illusione di controllo, percezione di essere diverso e migliore degli altri, la credenza che ad una serie di perdite debba inevitabilmente associarsi una serie di vincite, il pensiero superstizioso) che alimentano la dipendenza dal gioco.

Secondo alcuni studi la spinta compulsiva a giocare sarebbe relazionata al rilascio, da parte del mesencefalo, della dopamina. Coinvolto nelle esperienze di piacere e gratificanti, il mesencefalo, svolge un ruolo nell’ambito del circuito cerebrale chiamato reward system, che si attiva anche quando si fa uso di sostanze stupefacenti o di farmaci psicostimolanti.

Gioco d’azzardo e minori

Agcom ha sottolineato che “nonostante il divieto di gioco ai minori di 18 anni, imposto dalle norme, negli ultimi anni si sta assistendo ad un sostanziale incremento del gioco d’azzardo tra gli adolescenti. Va in questo senso tenuto presente come lo sviluppo delle tecnologie telematiche abbia ampliato sensibilmente le possibilità di accedere ai servizi di gioco d’azzardo a distanza”.

Secondo i dati rilevati attraverso una indagine nazionale, il 23,3% dei bambini aveva giocato soldi online, mentre il 39% degli adolescenti giocava d’azzardo. Nel nostro paese il mercato dei giochi online regolamentati con vincite in denaro ha registrato nel 2015 un tasso di crescita del 13% rispetto all’anno precedente, superiore a quello rilevato nei principali mercati dell’Entertainment che, ad esempio, per quanto riguarda videogiochi e consolle si è attestato al 4%.

I genitori "si mostrano attenti conoscitori delle abitudini di consumo online dei bambini mentre solo l’1% ha dichiarato di essere all’oscuro delle attività svolte dai propri figli. I bambini utilizzano Internet principalmente per attività ludiche come cercare video in Rete, giocare con videogiochi da soli, ascoltare musica, scaricare app/programmi. L’uso di Internet viene motivato anche da necessità di studio (per il 54,7 percento dei genitori) anche se il dato dipende soprattutto dall’utilizzo fatto dai bambini dai 9 ai 12 anni".

Sostengono però di essere informati sulle attività svolte dai figli tra le quali rientrano "la pubblicazione di messaggi di stato o il commento a quelli degli altri, giocare ai videogiochi, la pubblicazione di foto e video realizzati dal minore o di foto/video che lo ritraggono, da solo o in compagnia di altri", si legge nel libro bianco.

Giada Benazzi

: Copywriter e Public Relation Specialist

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.