Gli eSports stanno scalando le classifiche di gradimento. In un'epoca caratterizzata dalla velocità delle notizie e dall'immediatezza, questo tipo di giochi viene incontro alle esigenze di un pubblico che non vuole perdere tempo. 

eSports: Gen Z e micro-azioni che tengono incollati allo schermo

Gli eSports hanno le caratteristiche giuste per appassionare una buona fetta di giocatori, soprattutto nella Generazione Z, ovvero i ragazzi del «tutto e subito» che si stufano facilmente per le lunghe attese. Questo tipo di giochi infatti, soddisfanno tutti i bisogni dei più giovani, grazie alla frequenza con cui si susseguono azioni decisive. Mentre nello sport tradizionale gli intervalli di inattività sono lunghi, negli eSports ogni minuto porta con sé eventi in grado di incidere concretamente sull’esito della partita.

Moritz Maurer, co-fondatore e CEO di Grid, azienda leader nel mercato degli eSports e dei giochi multiplayer, ha affermato che questo è proprio il momento di massima espansione del settore. Come fa notare, nel 2018, quando decise di lanciarsi in questo mercato, quest'ultimo era poco più che un minuscolo comparto. A distanza di sette anni l’intero ecosistema trova nella trasparenza e nell’analisi delle informazioni la propria forza di crescita.

Maurer osserva che la sfida principale non è solo attrarre nuovo pubblico, ma comprenderlo a fondo. Il pubblico, secondo la sua opinione, si è fatto sempre più esigente, abituato a un flusso costante di stimoli digitali, che non tollera tempi morti e che chiede sempre nuove forme di partecipazione.

Vi è poi un altro aspetto che è cambiato nel tempo, ossia l'atteggiamento dei titolari dei diritti. Fino a qualche anno fa, qualunque azienda che voleva entrare negli eSports doveva lottare per convincere editori e sviluppatori, oggi il quadro è completamente diverso. I diritti vengono sempre più spesso condivisi e sfruttati in collaborazione con gli operatori del settore. Questo ha finito per creare un nuovo ecosistema economico. 

Tutto ciò si deve alla centralità dei dati, che garantiscono agli sviluppatori di avere il pieno controllo sulla loro proprietà intellettuale, rafforzando al contempo la fiducia degli operatori e dei consumatori.

L'Italia non fa eccezione al boom degli eSports

A novembre 2024 è stato pubblicato il Rapporto sugli Esports in Italia: Market e Streaming trends, realizzato da Deloitte in collaborazione con IIDEA. Il rapporto ha messo in evidenza alcune peculiarità del settore. Nel 2024, ben 7,3 milioni di spettatori hanno seguito contenuti di eSports almeno una volta negli ultimi sei mesi, di cui 3,3 milioni sono considerati appassionati regolari. Gli appassionati si concentrano prevalentemente in piccoli centri urbani, con Campania e Sicilia in testa per numero di fan.

Per quel che riguarda l'identikit dei giocatori, il 68% degli appassionati sono uomini e il 47% ha un'età compresa tra i 25 e i 44 anni. Una caratteristica che deve far riflettere è che la maggior parte di coloro che seguono gli eSports sono lavoratori full time con un reddito superiore alla media. Tra le loro caratteristiche vi è una spiccata sensibilità verso i temi sociali e una molteplicità di interessi e hobby.  I giochi più popolari sono League of Legends, Valorant e EA Sports FC, mentre il canale preferito per seguire questo genere di giochi è YouTube Gaming che racchiude il 47% del pubblico.

I dati italiani vanno di pari passo con il mercato globale. Nel 2024 il mercato ha generato 1,87 miliardi di dollari e gli esperti teorizzano che arriverà a 6,63 miliardi di dollari nel 2032.

Analizzando il mercato globale, si evidenzia come l’Italia e l’Arabia Saudita siano i principali punti di riferimento del settore, seguiti dalla Svizzera, mentre la Germania risulta essere il mercato con la presenza più ridotta tra quelli analizzati.

Infine, è interessante notare le motivazioni che spingono a giocare agli eSports. Il 29% degli intervistati vede in questo genere una fonte di evasione per sfuggire allo stress quotidiano, mentre il 24% lo intende come momento sociale. Il 22% intende gli eSports come un momento di immersione solitaria, mentre un altro 22% vive gli eSports unicamente come un periodo di concentrazione sui match.

Insomma: gli eSports sono una sorta di nuova frontiera che trova l'approvazione anche degli psicologi dato che, attraverso di loro i giocatori sviluppano capacità di problem solving, pensiero strategico, resilienza psicologica e autoregolamentazione emotiva.

Davide Luciani

Davide Luciani

Ruolo: Redattore

Giornalista pubblicista di origine abruzzese e Copywriter da oltre sette anni. Su GamingReport mi occupo di redigere articoli sul mercato del gambling nazionale e internazionale, oltre a recensire slot machine e casinò online. Collaboro anche con delle testate sportive come Sportcafe24.com e con La Legge per Tutti, portale di diritto legato all'informazione giuridica e alla consulenza legale, commerciale e fiscale.

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