Le 25 aziende più grandi dell'industria dei videogiochi nel 2015

Ultimo Aggiornamento 18 dic 2018
Le 25 aziende più grandi dell'industria dei videogiochi nel 2015

È stato recentemente pubblicata una classifica relativa alle 25 più grandi aziende dell'industria dei videogiochi (quotate in borsa), in termini di ricavi nel primo semestre del 2015. Nella top ten troviamo alcuni dei colossi del settore videogiochi, il cui volume di mercato insieme alle altre aziende presenti nella lista ammonta a 28.700 milioni di dollari. I dati mostrano una crescita complessiva del settore del 16% rispetto al primo semestre dello scorso anno e si prevede che nel prossimo futuro raggiungerà la soglia dei 91.500 milioni di dollari grazie alla crescita congiunta di tutti i settori: console, PC, giochi online e mobile game.

Newzoo, l’impresa specializzata in ricerche di mercato sull'industria dei videogiochi, ha pubblicato e messo a confronto i risultati relativi al fatturato dell'industria dei videogiochi negli anni 2014-2015, derivanti dalle 25 più importanti società di distribuzione del mondo. Il dato più significativo rivela che Microsoft ha realizzato maggiori entrate da giugno 2014 allo stesso mese di quest' anno rispetto a Sony. L' azienda di Redmond ha incassato 2.700 milioni di dollari rispetto ai 2.400 milioni della società giapponese. (Da evidenziare come da questo report semestrale siano stati esclusi gli incassi derivanti dalle vendite di 'Halo 5: Guardians’, per molti mesi al primo posto delle prime liste di vendite mondiali, tesoretto che avrebbe aumentato notevolmente gli incassi delle aziende produttrici).

Le aziende tradizionali di videogiochi occupano le migliori posizioni, anche se la società di investimenti cinesi Tencent domina la lista, come è già successo l'anno scorso, con un volume complessivo di 4.239 milioni di dollari. Al secondo posto si trova Microsoft, con 2.682 milioni di dollari, seguita da Sony con 2.433 milioni di dollari. L' altro produttore di console, Nintendo, è al dodicesimo posto.

Uno degli aspetti più importanti, come evidenzia lo studio di Newzoo, è che gli incrementi maggiori sono stati osservati in aziende come Apple e Google, aumentati del 28% e del 30% rispetto allo scorso anno, principalmente dovuti al boom dei titoli sulle piattaforme mobile.

1. Tencent 2. Microsoft 3. Sony 4. Electronic Arts 5. Activision Blizzard 6. Apple 7. Google 8. NetEase 9. Warner Bros. 10. King 11. Nexon 12. Nintendo 13. Mixi 14. GungHo 15. Take-Two Interactive 16. DeNa 17. Square Enix 18. Disney 19. Facebook 20. Konami 21. Changyou 22. Zynga 23. Bandai Namco 24. NCSoft 25. Sega

Le società presenti nella top nine non sono particolarmente focalizzate sulla produzione di giochi per cellulari (puntano sulla strategia multipiattaforma), a differenza della King (recentemente acquisita da Activision), che occupa il decimo posto: questa è l'unica che che ha visto ridurre i propri introiti del 12%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La posizione di Tencent al primo posto non è sorprendente: la società cinese possiede la maggior parte di Riot Games, per esempio, che controlla League of Legends, un MOBA per PC che ha generato incassi per 100 milioni di dollari al mese.

Nell’elenco rientra per la prima volta Warner Bros, che ha recentemente iniziato a rilasciare informazioni sui suoi profitti nel settore della sua divisione di gioco (e non come parte del conglomerato impresariale). Warner Bros occupa la nona posizione con 1.113 milioni di dollari. L'altra new entry è Mixi, sviluppatore di giochi per cellulari, con 754 milioni di dollari. In calo invece due società: la francese Ubisoft e la giapponese Gree, quest'ultima centrata sulla produzione di giochi social che ha registrato un calo del 27% dei ricavi rispetto allo scorso anno.

Giada Benazzi

: Copywriter e Public Relation Specialist

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.