I Big Data e la rivoluzione del gambling online

Ultimo Aggiornamento 18 dic 2018
I Big Data e la rivoluzione del gambling online

Toby Finneran, dipendente della Angoss Software Corporation, società che si è specializzata in software di analisi predittiva, ha pubblicato un articolo interessante in cui spiega il ruolo dei Big Data e dell’analisi predittiva nel Gambling. Questa correlazione è ai più sconosciuta, ma merita una riflessione. Quando si dice che la rete controlla tutto ciò che facciamo, non si tratta di parole dette a caso e proprio il gambling online ne è l’esempio più lampante.

Il rapporto Big Data-Gambling

Stando a quanto scrive Finneran, l’industria del Gambling «ha riconosciuto che lo sfruttamento dei dati dei clienti ha un effetto positivo su ricavi e profitti». Le compagnie, infatti, usano i dati a loro disposizione non solo per capire i comportamenti passati dei giocatori, ma, soprattutto, per riuscire a predire quelli futuri, una tecnica sfruttata con successo anche dai migliori casino AAMS.

Esistono due aree in cui i Big Data vengono usati: si tratta del Marketing/CRM (Customers Relationship Management) e della gestione del rischio.

Il primo ambito può contare su numerose tecniche di approccio. Consideriamo, ad esempio, il caso in cui un bookmaker voglia acquisire nuovi clienti. Far farlo ricorrerà ai dati a disposizione per capire chi potrebbe essere più ricettivo alle offerte proposte. A questo scopo vengono creati bonus ad hoc che promettono un aumento delle probabilità di vincita attraverso speciali opzioni di gioco.

Le aziende di gambling, attraverso lo sfruttamento dei dati, hanno mutuato anche tecniche basate sul sistema di up e cross selling. Si tratta di una tipologia di marketing che si basa su due strategie distinte. La prima (up) mira ad offrire al consumatore qualcosa di maggior valore rispetto alla sua scelta d'acquisto iniziale. Con la seconda (cross) si cerca di aumentare il valore dello scambio, mettendo a disposizione prodotti o servizi in qualche modo collegati con la scelta d'acquisto iniziale.

Traslando questa strategia nel gambling, potremmo riferirci, per esempio, al Priority club di Eurobet, ovvero, un circolo esclusivo dove il gambler può accedere a diversi bonus extra a seconda di come deciderà di giocare. In questo modo viene aumentata la frequenza di puntata del giocatore.

Per quel che riguarda la gestione del rischio si lavora su due principali sistemi: quello di credit risk e quello di prevenzione dalla frode. Si ricorre ad entrambi nel momento in cui il cliente utilizza carte di credito per effettuare u pagamento. E’ pratica comune, infatti, offrire incentivi a chi gioca, utilizzando come «supporto» proprio la «frequenza di ricarica». Fare uso di questi bonus è rappresentativo della tipica capacità predittiva del gambling online.

Architettura del gioco

Non solo incentivi e bonus. Anche l’architettura del gioco ha una sua valenza. Nel game design, i big data sottolineano l'importanza di offrire agli utenti ciò che desiderano. Vengono così utilizzati i dati comportamentali per aggiornare il gioco in base a ciò che si spera possa funzionare. Ciò significa accontentare le richieste dei clienti senza però cambiare l’architettura base dei giochi per qualcosa che possa frustrare l'utente o invogliarlo a ritirarsi. Secondo Dan Schoenbaum, CEO di Cooladata, «Gli sviluppatori di giochi online di oggi dovrebbero investire nella business intelligence per capire le simpatie, le antipatie dei giocatori. Queste intuizioni comportamentali sono ciò che è necessario per rendere il gioco online più strategico, e di successo».

Lo scopo principale di queste strategie è cercare di attirare i cosiddetti «nomadi digitali», ovvero, gli internauti che rimbalzano da un sito all’altro, senza trovare una propria collocazione.

Secondo Schoenbaum il 76% di questi utenti «si aspetta di vedere uno schermo di un sito Web personalizzato su quasi tutti i siti di brand visitati».

Questi dati coincidono in parte con quelli emersi da un sondaggio condotto da Talented sui gamblers britannici: il 72% ritiene che il proprio bookmaker non offra un servizio personalizzato. Il 67% dei players ha dichiarato che rimarrà fedele al marchio che offre un servizio più personalizzato. Ma come si può personalizzare il gioco? Semplice: introducendo quote e offerte su misura, offerte esclusive in tempo reale e notifiche push mirate.

Alla luce di tutto ciò, possiamo affermare che il mondo del gambling si sta preparando a vivere una rivoluzione che vedrà l’utente-giocatore sempre più «scansionato» in ogni sua caratteristica per poterlo imprigionare in una sorta di «paese dei balocchi» fatto a sua immagine e somiglianza.

Giada Benazzi

: Copywriter e Public Relation Specialist

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.