Casinò, la nuova normativa europea contro il ricliclaggio

Ultimo Aggiornamento 18 dic 2018
Casinò, la nuova normativa europea contro il ricliclaggio

L’11 Marzo 2014 potrebbe segnare una svolta decisiva nella lotta al riciclaggio dei proventi scaturiti da attività criminose e al finanziamento del terrorismo internazionale.

Il Parlamento Europeo si riunirà oggi in sessione plenaria a Strasburgo per discutere la proposta di legge della Commissione Affari Economici e Finanziari finalizzata al rafforzamento del mercato interno di ciascun paese dell’Unione mediante la riduzione della complessità transfrontaliera, e alla tutela degli interessi della società dalla criminalità organizzata e dagli atti terroristici.

La nuova direttiva europea coinvolge direttamente il mondo dei casinò e amplifica alcuni degli elementi cardini delle precedenti raccomandazioni (Direttiva 2000/31/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2000, relativa a taluni aspetti giuridici del commercio elettronico nel mercato interno), in particolare verrà applicata non solo ai fornitori di servizi che abbiano sede nell’Unione Europeo ma anche a tutti i prestatori di servizi gambling con introiti superiori ai 7500 euro, i quali dovranno mettere a disposizione degli enti obbligati e delle autorità competenti tutte le informazioni sulla titolarità effettiva. Un provvedimento finalizzato a rendere il gioco trasparente e sicuro, limitando al minimo le possibili infiltrazioni di clan e organizzazioni criminali abituate ad utilizzare il canale del gioco come via preferenziale per ripulire il denaro sporco, attraverso fornitori di servizi con sedi in nazioni e principati noti per essere dei paradisi fiscali e alcove di holding del crimine.

Ma i filtri imposti dall’Unione Europea non finiscono qui, anzi sono addirittura più restrittivi di quanto si possa immaginare. Per limitare ulteriormente i rischi associati al lucroso settore del gambling e garantire una sorta di par condicio tra i prestatori di servizi di gioco d’azzardo, verrà introdotto per tutti loro l’obbligo di adeguata verifica della clientela quando le operazioni raggiungeranno e supereranno il tetto delle 2000 euro, che potrebbe divenire la nuova soglia all’incasso delle vincite così come limite della in palio. Tale direttiva è stata oggetto di veementi polemiche, come testimoniano i fiumi di emendamenti i quali suggeriscono di tenere conto delle caratteristiche delle diverse tipologie del gioco d'azzardo, effettuando una differenziazione tra casinò fisici, gioco d'azzardo online o altre modalità di prestazione di servizi di gioco d'azzardo.

Alcuni parlamentari hanno fatto quindi leva sulla rigidità delle proposta di legge presentando un emendamento nel quale per i prestatori di servizi, ad accezione dei casinò, gli Stati membri della Comunità Europea possono decidere di esentare del tutto o in parte determinati servizi di gioco d'azzardo dalle disposizioni nazionali di recepimento della presente direttiva sulla base del basso rischio connesso alla natura delle operazioni di tali prestatori di servizi o sulla base di valutazioni del rischio; prima di applicare un'esenzione, lo Stato membro interessato dovrà chiedere l'approvazione della Commissione. Un emendamento che potrebbe creare delle disparità giuridiche, favorendo la nascita e la proliferazione di nuove isole felici per ripulire il denaro sporco.

Casinò e saloni da gioco dovranno inoltre dotarsi di sistemi tecnologici all’avanguardia per catalogare in un database tutti i dati personali e le operazioni effettuati dalla clientela, mentre le autorità competenti disporranno di poteri di vigilanza rafforzati, fra cui la facoltà di effettuare ispezioni sul posto. Un chiaro segnale lanciato dall’Unione Europea nella lotta all’evasione fiscale.

Giada Benazzi

: Copywriter e Public Relation Specialist

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.