Entrate erariali in crescita e stop alla pubblicità: l'eterno dilemma del gambling

Ultimo Aggiornamento 18 dic 2018
Entrate erariali in crescita e stop alla pubblicità: l'eterno dilemma del gambling

Secondo il bollettino del MEF, le entrate tributarie erariali sono aumentate del 4,3% nel corso del primo semestre del 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un totale di 203,47 miliardi di euro. Facendo riferimento alle entrate relative ai giochi la crescita si attesta a 1,1 miliardi (+18,6%). Slot e altri apparecchi vedono una crescita del 35,7%, per un totale di 2,67 miliardi, mentre il Lotto cresce del 12,4%, 3,9 miliardi (proventi al lordo delle vincite).

I primi sei mesi del 2016 confermano l’escalation finanziaria del gambling, una risorsa sempre importante per le casse dell’Erario e per il PIL italiano. All’interno di questo articolo analizzeremo il caso Snai ed i fattori che hanno contribuito alla crescita nei ricavi per ben 442,4 milioni di euro nel periodo preso in esame.

CASE HISTORY: LA CRESCITA DI SNAI NEL PRIMO SEMESTRE 2016

Nei giorni scorsi si è riunito nella capitale lombarda il Consiglio di Amministrazione di SNAI S.p.A. che ha approvato la relazione finanziaria semestrale del Gruppo SNAI al 30 giugno 2016 riportante ricavi pari a 442,4 milioni di euro, un EBITDA di 67,7 milioni di euro, un EBIT di 38,9 milioni ed un Risultato Netto negativo per 0,4 milioni di euro.

Di seguito le dinamiche che hanno caratterizzato il business di SNAI nel primo semestre 2016.

  • Cominciamo dalla raccolta complessiva che ha visto una crescita di 5.356 milioni di euro e le dinamiche positive che hanno accompagnato scommesse sportive e giochi online;
  • azione di contenimento dei costi operativi in seguito all’ integrazione con il gruppo Cogemat; riapertura e gestione dei punti vendita Finscom ed ex SIS;
  • incremento degli eventi offerti attraverso il palinsesto complementare e incremento degli eventi Live quotati;
  • ricorso a campagne di comunicazione più efficaci finalizzate alla fidelizzazione di clienti online;
  • campionato europeo di calcio.

Nel primo semestre del 2016 il totale dei ricavi è stato di 442,4 milioni di euro a fronte dei 282,8 milioni di euro dello stesso periodo del 2015, oltre ad un incremento del 56,4%, attribuibile all’integrazione col gruppo Cogemat e alla riapertura dei punti vendita Finscom ed ex SIS, dalle partite del campionato europeo, dalle dinamiche positive registrate da scommesse sportive e giochi on line.

Per quanto riguarda il segmento ADI, (Gaming Machines) i volumi di raccolta di Snai Casinò, che comprendono VLT ed AWP, sono stati pari a 3.800 milioni di euro al 30 giugno 2016 contro 1.475 milioni di euro del primo semestre 2015. A ciò ha contribuito l’integrazione con il gruppo Cogemat (raccolta pari a 2.266 milioni di euro nel primo semestre 2016) e le attività di sviluppo ed ottimizzazione della rete distributiva. Ammontano a 308 milioni di euro i ricavi a fronte dei 149 milioni di euro dello stesso periodo 2015. Il gruppo SNAI gestisce 63.259 AWPs e 9.949 VLTs al 30 giugno 2016.

Oltre il 75% delle AWP attive sulla rete SNAI sono aggiornate con schede a payout 70%. Il payout sulle scommesse sportive, registrato nell’arco di tempo considerato, è stato pari all’83,3% contro l’81,7% del 2015.

Il volume di raccolta dei giochi a base sportiva, alla data indicata, ammonta a 509 milioni di euro rispetto a 359 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente (+41,7%). Di questi 134 milioni di euro (26,3% del totale) provengono dal canale online. I ricavi netti dei giochi a base sport raggiungono la cifra di 68 milioni di euro rispetto ai 50 milioni di euro del primo semestre 2015. Al 30 giugno 2016, si contano 1598 punti vendita del Gruppo SNAI (agenzie e corner sportivi).

La situazione delle scommesse ippiche nel primo semestre 2016, riporta una raccolta di 126 milioni di euro (sono compresi 10 milioni riferibili al Gruppo Cogemat), un +13%, rispetto ai 111 milioni di euro del 2015. I ricavi delle scommesse ippiche e ippica nazionale ammontano a 11 milioni di euro rispetto a 10 milioni di euro dello stesso periodo del 2015.

Le scommesse su eventi virtuali presentano un volume di raccolta pari a 162 milioni di euro, in piena salita perciò rispetto ai 131 milioni di euro del 2015. A questi si aggiungono i ricavi netti per 23 milioni di euro (19 milioni di euro nei primi sei mesi del 2015).

L’adozione della nuova strategia online e il lancio del nuovo sito internet, hanno contribuito alla crescita del segmento dei giochi a distanza GAD (Online Games) sia sul fronte della raccolta, passata da 349 milioni di euro nel primo semestre 2015 a 443 milioni nel semestre 2016, sia sul fronte dei ricavi, attestantesi a 11 milioni di euro, rispetto ai 9 milioni di euro del corrispettivo periodo 2015.

STOP ALLA PUBBLICITA’

Nel frattempo continua l’eterna diaspora tra governo e industria del settore, con lo stop della pubblicità al gioco d’azzardo dalle 7 alle 22 su Rai, Mediaset, La7, Rete Capri, Tv8, e la Nove.

E’ quanto sancito dal decreto che porta la firma dei ministri dell’Economia e dello Sviluppo economico, Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda, basato sulle proposte già contenute nella legge di stabilità 2016. Sono esclusi dai suddetti limiti i media specializzati e i canali tematici sulle piattaforme a pagamento, sulle emittenti locali e sui canali radiofonici. Il limite alla pubblicità rimane sui canali volti ad un pubblico di minori. Recenti dati diffusi da Ficom Leisure, il settore dei giochi ha investito nella pubblicità circa 50 milioni di euro. Si tratta della stessa cifra che il governo ha stanziato per attività volte alla prevenzione e il contrasto alla ludopatia, sempre secondo quanto stabilito nel documento di stabilità 2016. I Fondi che devono ancora essere ripartiti in accordo con le regioni.

Giada Benazzi

: Copywriter e Public Relation Specialist

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.