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Giochi: 2,69 miliardi di entrate erariali nel primo trimestre 2023. Intanto il rapporto Censis fotografa la situazione in Italia

Nel primo trimestre del 2023, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ha pubblicato il Bollettino statistico, che mostra 2,69 miliardi di entrate provenienti dal settore del gioco.Nel primo trimestre 2023 il gettito erariale è stato pari a 19 miliardi di euro, in crescita del 4,43% rispetto
Giochi: 2,69 miliardi di entrate erariali nel primo trimestre 2023. Intanto il rapporto Censis fotografa la situazione in Italia

Nel primo trimestre del 2023, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ha pubblicato il Bollettino statistico, che mostra 2,69 miliardi di entrate provenienti dal settore del gioco.

Nel primo trimestre 2023 il gettito erariale è stato pari a 19 miliardi di euro, in crescita del 4,43% rispetto ai primi tre mesi del 2022. Un risultato che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha inserito all’interno del suo Bollettino Statistico trimestrale rilasciato lo scorso 20 giugno e realizzato in sinergia con l’ufficio Studi e progetti speciali.

Dal report emergono i principali risultati conseguiti dall’Amministrazione nel corso del primo trimestre 2023, con distinzione netta tra i dati relativi a fiscalità e vigilanza dei settori strategici dell’Agenzia. Settori come quello energetico, alcolico, di tabacco hanno contribuito al gettito erariale per 9,92 miliardi di euro, seguito da Dogane per 6,62 miliardi e Giochi per 2,69 miliardi di euro. Nel trimestre si segnalano anche accertamenti per circa 149 milioni di euro nel settore dogane, 12,44 per il settore giochi, 45 milioni nei restanti settori di competenza.

Quello del gioco, settore che si avvia verso una agognata e necessaria riforma, è uno stato di salute in costante crescita in Italia. A testimoniarlo il secondo e più recente rapporto Lottomatica-Censis sulla filiera legale in Italia. I dati emersi dal rapporto segnalano una crescente popolarità del gioco, ormai una passione per 23 milioni di italiani. Sul totale, il 47% ha almeno una volta giocato, nel corso di un solo anno, ad una o più tipologie di gioco. Perché c’è la sostanziale credenza che il gioco sia ormai una attività perlopiù culturale, costitutiva dell’animo e della mente dell’essere umano.

Lo si comprende ancora meglio dalla trasversalità del gioco, uniforme in tutta Italia tra gruppi sociali e territori. Giocano soprattutto i giovani – nel 65,2% dei casi – mentre il 56,7% è in età adulta ed il 16,5% invece è in età anziana. Si gioca ovunque, altro dato importante: di più al Sud (57,1%), più a Nord-Ovest (42,3%) e al Centro (46%). Meno al Nord-Est, con la percentuale al 36,7%. Omogeneità sostanziale anche tra i giocatori: il 54% sono uomini, il 40,4% sono donne. Il 56,4% gioca online, o almeno ha giocato online una volta.

Nel mondo del gioco legale giocano quasi tutti giovani: il 74,7% del totale. Generalmente si parla di uomini, laureati e che in maggioranza popolano il Sud e le Isole. Si gioca per divertimento, in alcuni casi per emozione: il 61,1% del campione lo fa per questo. C’è anche chi gioca per vincere (il 59,5%), chi invece per passione (22%), chi ancora per conoscere persone (il 2,8%). Un 70% di italiani considera il gioco, come si diceva, parte costitutiva della mente umana.

Ma nel rapporto Censis tanto spazio anche al parallelo, sottile ma esteso, tra gioco legale ed illegale. Quest’ultimo ha vissuto una particolare esplosione nel periodo più acuto di crisi pandemica. Diventando, si intende, business per le mafie e non solo in territorio italiano. Il 77,4% dei giocatori italiani ritiene che il gioco legale vada difeso e tutelato dallo Stato per mezzo dei concessionari, un autentico baluardo di legalità e trasparenza.

Considerazione, anche questa, condivisa un po’ ovunque su tutto il territorio nazionale. In seno a questa questione emerge un generalizzato scetticismo su misure proibitive che costituiscono un argine al gioco legale e un viatico per quello illegale. L’ostruzione al gioco viene malvista un po’ ovunque. In generale, porzioni ampie di giocatori italiani ritengono opportuna una maggior persuasione comunicativa circa i protocolli di Gioco Responsabile, anche in ottica di riforma. Che ormai si avvicina sempre più, grazie al passo decisivo della Legge Delega, premessa alla riforma generale che il gioco italiano attende, da ormai un decennio.

Davide Luciani

Ruolo: Redattore

Giornalista pubblicista di origine abruzzese e Copywriter da oltre sette anni. Su GamingReport mi occupo di redigere articoli sul mercato del gambling nazionale e internazionale, oltre a recensire slot machine e casinò online. Collaboro anche con delle testate sportive come Sportcafe24.com e con La Legge per Tutti, portale di diritto legato all'informazione giuridica e alla consulenza legale, commerciale e fiscale.