Gioco d'azzardo pubblico e privato: la grande differenza che mette in ginocchio il sistema spagnolo

Ultimo Aggiornamento 15 lug 2021
Gioco d'azzardo pubblico e privato: la grande differenza che mette in ginocchio il sistema spagnolo

Tramite un'indagine condotta da SIGMADOS, la CeJuego, ovvero l'associazione imprenditoriale che rappresenta il 70% delle imprese del settore dei giochi privati in Spagna, ha analizzato la conoscenza che il popolo iberico ha del comparto dei giochi d'azzardo. Il sondaggio ha previsto un campione totale di 1.863 intervistati: di questi ben il 73% ha confessato di giocare alla lotteria, mentre il 6% rivela di giocare con le scommesse sportive.

Gambling in Spagna: a cosa gioca la popolazione iberica?

Prendendo in esame la tipologia del pubblico intervistato, si evince come i dipendenti stipendiati, gli imprenditori e i lavoratori autonomi siano le categorie che scommettono maggiormente online. Sono le Lotteria (31%) i giochi preferiti degli studenti; la classifica delle preferenze dei più giovani prosegue con Euromillions (14%), i giochi ONCE, Cuponazo e Rascas (10%) e le scommesse sportive online e nelle sale da gioco, entrambe con il 6%.
Per quanto riguarda i lavoratori stipendiati, imprenditori e lavoratori autonomi, un campione del 17% dichiara di giocare attraverso scommesse online.

Lo studio di CeJuego ha analizzato anche le variabili in base al volume di reddito della popolazione spagnola. Ebbene le persone con redditi bassi e bassissimi sono anche quelli che giocano ai Gratta e Vinci ONCE nella percentuale più alta (13,3%). Inoltre, sono quelli che giocano di meno sia nei negozi di scommesse (2%), che nelle scommesse sportive online (4%).

Coloro che, invece, dichiarano il maggior reddito, investono per lo più in giochi come Euromillions (38%) e La Primitiva (41%), dedicando solo il 7% del proprio budget al gioco d'azzardo online.

Nel caso del gioco d'azzardo privato, quasi il 68% dichiara di giocare per divertimento e svago, mentre solo il 30% spiega di giocare con la speranza di vincere. Nel caso del gioco d'azzardo pubblico, invece, il 41% degli intervistati dichiara di giocare per tradizione e consuetudine, e il 31% per le probabilità di vincita, oltre a un altro 30% che svela di essere ingolosito dai premi. Il gioco pubblico più diffuso è la Lotteria, a cui partecipa il 73% degli intervistati; mentre il gioco privato più praticato sono le scommesse sportive, che, secondo i dati dello studio, raggiungono il 6%.

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Gioco d'azzardo pubblico e privato: l'enorme differenza in Spagna

Rispetto ad altri paesi, la Spagna è una delle nazioni con maggiori regolamentazioni riguardanti il gioco d'azzardo privato. Ciò ha frenato la crescita del settore. Inoltre anche le possibilità di pubblicità da parte delle società di gioco sono state fortemente ridimensionate: tutto decisamente in contrasto con la libertà concessa al gioco pubblico.

Proprio in questo senso, anche dopo le restrizioni dovute al Covid, il 62% degli intervistati conferma che le sale da gioco non dovrebbero essere chiuse, in quanto “ognuno è libero di decidere se andarci o meno”.

Infatti, il 64% è sicuro che se questi locali fossero chiusi, il gioco si sposterebbe illegalmente in altri luoghi. Il 75% del campione consultato, conoscendo le misure che si stanno imponendo nel settore del gioco privato, ritiene che le stesse misure debbano essere stabilite per il gioco pubblico.

In Spagna il comparto dei giochi, cui le industrie Loterías y Apuestas del Estado e ONCE, impiega 260.000 persone: di cui 85.000 posti di lavoro diretti e 175.000 posti di lavoro indiretti. Inoltre l'attività di gioco rappresenta lo 0,38% del PIL: 326 milioni di euro di contributo sociale e genera entrate erariali di 1.789 milioni di euro.

Si crede erroneamente che siamo un settore poco regolamentato, quando siamo uno di quelli che storicamente hanno posto la massima cura nel rispetto delle normative – spiega Alejandro Landaluce, CEO di CeJuego. Sosteniamo il gioco responsabile e rispettiamo tutte le misure che vengono imposte sia a livello statale che dalle Comunità Autonome e continueremo sempre a farlo".

"La stragrande maggioranza del gioco d'azzardo privato è praticato per divertimento e svago, come mostrano i dati, e rispetto al gioco d'azzardo pubblico è una minoranza: quindi riteniamo che dovrebbe essere regolamentato in modo equo, secondo ciò che rappresenta davvero il gioco d'azzardo privato nel mercato mondiale”, conclude Landaluce.

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Natalia Chiaravalloti

: Copywriter Gambling Expert

Copywriter specializzata e correttrice bozze. Da quasi 10 anni si occupa di della revisione di contenuti legati al gambling e nell'analisi di casinò online.