Gioco d'azzardo terrestre e online: i numeri a confronto degli ultimi due anni

Ultimo Aggiornamento 18 dic 2018
Gioco d'azzardo terrestre e online: i numeri a confronto degli ultimi due anni

Dai dati che emergono dal Libro Blu pubblicato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli risulta che nel 2017 ci sia stata una diminuzione delle entrate erariali costituite dall’ammontare dell’imposizione fiscale dei giochi dai 10,4 miliardi di euro del 2016 ai 10,3 del 2017. Allo stesso tempo è stata registrata anche una contrazione della spesa pari all’1% con 18,9 miliardi di euro a fronte dei 19,1 miliardi persi dai giocatori nel 2016.

Questo quadro nel dettaglio dimostra come con l’evolversi del comparto del gioco d’azzardo legale stiano mutando le abitudini dei giocatori e le loro scelte in termini di giochi. Si registra infatti, oltre al dato complessivo di diminuzione della spesa, che i consumatori stanno convogliando le loro preferenze su betting exchange che registra un aumento della spesa del 50%, dei casinò games in crescita del 46,6%, dei poker a torneo con un +29,7%, sulle scommesse sportive che hanno registrato l’aumento del 43,3% e sulle scommesse virtuali con un incremento del 22,5%. È stato registrato invece un calo di interesse e quindi di spesa nei confronti dei giochi ippici, degli apparecchi, del poker cash, del Lotto e dei giochi numerici a totalizzazione.

La raccolta totale del gioco a distanza è stata nel 2017 di quasi 27 miliardi di euro a fronte dei 21 miliardi del 2016.

Queste dati sono dovuti anche alla diversità di tassazione delle diverse tipologie di gioco che doveva essere omogeneizzata dall’Articolo 14 della Legge n. 23 del 2014, ma che in realtà prevede per taluni giochi l’applicazione delle imposte, mentre per altri un prelievo di natura extratributaria.

Nel settore dei controlli, ADM mira ad individuare tutte le forme di irregolarità nelle modalità di offerta autorizzata con particolare attenzione alla non conformità delle apparecchiature, all’irregolarità dei comportamenti e nella gestione dei flussi finanziari, nel pagamento delle vincite e nell’entrata erariale oltre all’attività di forte contrasto a tutta l’offerta illegale e all’applicazione di pesanti sanzioni in caso di violazione delle regole. Tale attività di controllo ha portato, sempre analizzando i dati riportati dal Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, all’accertamento di 35.166 esercizi nel 2017, 33.578 nel 2016 e 35.015 nel 2015. Nel 2017 sono inoltre aumentate le sanzioni tributarie con un dato di 44,689 milioni di euro a fronte dei 18 milioni del 2015 e dei 30 milione del 2016. Questi dati sono un’ulteriore conferma dell’importanza attribuita e dell’attenzione rivolta al contrasto del gioco illegale molto pericoloso non solo per le casse dello Stato, ma anche per la salute di quei soggetti predisposti al gioco d’azzardo patologico.

Analizzando poi la spesa del gioco d’azzardo distribuito su rete fisica in base alla territorialità si evince che le regioni che hanno giocato di più nel 2017 sono Lombardia, Lazio, Campania ed Emilia Romagna, mentre Molise e Valle d’Aosta occupano gli ultimi due posti della classifica. Per riguardanti la rete a distanza invece sono in continuo aggiornamento essendo raccolti giornalmente è quindi in fase di leggera modifica è correzione in base all’invio dei dati aggiornati da parte delle agenzie.

Giada Benazzi

: Copywriter e Public Relation Specialist

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.