Nel 2024 gli italiani hanno puntato la cifra record di 157 miliardi di euro tra scommesse, gratta e vinci, lotterie, slot machine e giochi online. Questo dato è stato reso noto dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e certifica la passione degli italiani per il gioco e la crescita del settore. Negli ultimi quattro anni, infatti, il settore del gioco pubblico ha subito un vero e proprio boom se si tiene conto che nel 2020 la raccolta era di 88,2 miliardi. Va aggiunto che, con la crescita della raccolta, anche le vincite hanno subito un aumento, passando dai 75,3 miliardi del 2020 ai 135,3 miliardi nel 2023. Trend positivo anche per i ricavi che nel 2024 hanno sfiorato i 22 miliardi di euro, con un gettito per l’Erario di circa 11,6 miliardi.
Le categorie più giocate
Un'analisi molto interessante che emerge dallo studio di Pwc, è quella che mette in evidenza lo studio dei diversi comparti della filiera dell'azzardo. Secondo tale analisi, gli italiani continuano a preferire il gioco terrestre e in particolar modo gli apparecchi da intrattenimento (ovvero le videolottery), presenti in sale bingo, agenzie e locali autorizzati. Da questo comparto proviene infatti il 50% delle entrate fiscali sul gioco. Molto distanti appaiono le lotterie che hanno un'incidenza di appena il 17% sulle entrate fiscali, mentre, al terzo gradino si posiziona il gioco del lotto con un'incidenza dell'11%.
C'è però un aspetto che va sottolineato in questa ricerca. Il segmento che ha subito una maggior crescita è l'online Il gioco online, di cui fanno parte casinò online e siti di scommesse sportive, difatti è leader se si analizza solo la raccolta. In questo caso il tasso di incidenza è del 46% sul totale raccolto. Staccatissimi tutti gli altri giochi, con le macchine elettroniche che si fermano al 21%.
Questo evidenzia come il gioco digitale stia crescendo in maniera esponenziale. La cosa non deve stupire più di tanto se è vero, come riporta l’Agic (Associazione gioco e intrattenimento in concessione) che negli ultimi anni gli investimenti in cybersecurity e tecnologia sono aumentati del 50%, per proteggere infrastrutture e utenti.
Il contrasto al gioco illegale
Attualmente il settore del gioco illegale in Italia rende quasi 20 miliardi di euro. La sua diffusione è dovuta principalmente a tre fattori: una mancanza di «cultura ludica» da parte dei giocatori, una lacuna informativa da parte delle istituzioni e un'offerta più ricca e senza vincoli di sorta da parte dei suddetti siti illegali. L'abolizione della pubblicità da parte del Decreto Dignità ha di fatto ampliato la voragine tra gioco legale e illegale, appunto perché gli utenti non riescono a distinguere il gioco sicuro da quello pericoloso.
Da questo punto di vista la riforma voluta dal Ministro dello Sport Abodi dovrebbe portare all'abolizione del Decreto Dignità e al ripristino della pubblicità per i siti regolamentati, dando una mano importante in termini di sicurezza.
Il contrasto al gioco illegale è ormai diventata una priorità per il governo italiano non solo per una questione economica, ma soprattutto di protezione dei giocatori. Chi gioca su un sito illegale, infatti, rischia di perdere i propri soldi. Infatti i siti illegali non hanno l'obbligo di pagare vincite, né di rispettare le più banali norme di sicurezza. Nel settore legale, invece, gli stessi operatori stanno lavorando per potenziare le proprie norme di sicurezza per garantire un ambiente di gioco idoneo.
Serve però creare anche una «rete culturale» sull'argomento, aumentando la preparazione sia degli addetti ai lavori che dei giocatori. Con la recente riforma del gioco online, si punta ad investire nella formazione degli addetti ai lavori per migliorare la comunicazione in un settore troppo spesso lasciato a se stesso.