Macao: l'industria del gioco d'azzardo in tilt scatena tensioni sociali

Ultimo Aggiornamento 18 dic 2018
Macao: l'industria del gioco d'azzardo in tilt scatena tensioni sociali

La Cina continentale ha tirato un sospirodi sollievo quando, il 15 dicembre, i manifestanti della Hong Kong’s pro-democracy, sono stati sgomberati dal Causeway Bay.

Mentre la crisi si accendeva in difesadei diritti per l’autodeterminazione politica di Hong Kong, al contempo i cittadini, stanchi di anni di vacche magre insorgevano per ribellarsi alla loro situazione. Nel frattempo, durante lo svolgersi dei suddetti disordini, riscuoteva successo lo slogan “one country, two systems” di Macao, il cui PIL pro capite occupava il quarto posto mondiale nel 2013. Quando il dominio fiscale nella SAR (Special Administrative Region) ha cominciato a vacillare, la disaffezione economica ha alimentato i disordini civili ad Hong Kong rappresentando una minaccia per gli eletti della corona cinese.

Alcuni osservatori hanno cercato di capire se questo movimento potesse prendere piede anche a Macao, ma la cosa è risultata alquanto improbabile considerando il primato fiscale della regione, la relativa stabilità dei suoi rapporti politici con la Cina, e le efficaci politiche del suo governo sintetizzate nello slogan “one country, two systems”.

Inoltre sia Macao che il governo centrale hanno assunto impegni specifici per perseguire popolari obiettivi infrastrutturali, quali il miglioramento della edilizia pubblica e delle istituzioni educative.

Lo stato di salute dell’economia di Macao: obiettivo diversificazione

C’è da dire che tutto ciò di cui Macao dispone, non è stato ottenuto grazie al patrocinio della Cina, ma è derivato dal mercato del gioco d’azzardo molto redditizio. Attualmente oltre l'80% delle entrate del governo di Macao arriva direttamente dai portafogli dei (soprattutto cinesi) giocatori d'azzardo e la maggior parte dei suoi abitanti sono impiegati a vario titolo nel settore.

Nonostante un piccolo incidente di percorso nel 2002, non si sono visti gli effetti della crisi. La Mecca del gambling asiatico è andata rinforzandosi superando Las Vegas e diventando la più grande destinazione al mondo per il turismo e il gioco d’azzardo vedendo crescere le sue finanze in maniera esponenziale in tre mesi. Tuttavia, ci sono segnali preoccupanti che lasciano presupporre che il gioco d'azzardo e la corsa all'oro di Macao stiano volgendo al termine.

Nel mese di giugno 2014, le entrate del casinò di Macao sono scivolate in rosso per la prima volta dopo oltre un decennio. Questo è stato in parte attribuito agli interventi del presidente Xi Jinping per reprimere la corruzione nel SAR (attualmente, Macau è conosciuta come sede del riciclaggio di denaro). Altri fattori, tra cui la mancanza di visti e il divieto del fumo nei casinò, hanno contribuito al crollo finanziario.

All’inizio del mese di febbraio è stato riferito che i profitti del Sands Macao, sono scesi del 15% rispetto allo scorso anno. Nel quarto trimestre, l’ industria nel suo complesso ha registrato un calo del 25 % dei ricavi, rispetto all’aumento del 13% nel primo semestre. Mentre i numeri di Macao preoccupano, ancor più grave è la situazione per alcuni dei tycoon della striscia di Cotai. Il 12 gennaio 2015, Alan Ho (nipote del magnate del gioco, Stanley Ho) è stato trascinato davanti a un tribunale con l'accusa di essere coinvolto in un giro di prostituzione.

Un recente rapporto della CNN ha sottolineato il bisogno disperato di Macao di diversificarsi, un’esigenza condiviso da Xi, che in una visita alla SAR in dicembre, ha incoraggiato i leader di Macao a espandersi oltre il gioco d'azzardo e portare avanti una “diversificazione adeguata”.

La stessa situazione, ad esempio, si è verificata a Las Vegas che ha cercato di diversificarsi incrementando i settori di intrattenimento e di svago della città. Attualmente, Macao è lungi anni luce da questa diversificazione e tutto è basato sul gioco d'azzardo.

Alcune aziende, però, stanno cominciando a rendersi conto della situazione e stanno cercando di attuare dei cambiamenti. Ad esempio, Wynn Macao sta costruendo un'arena di 15.000 posti per eventi sportivi e musicali.

Nel frattempo, la vicina isola di Hengqin, è già al centro dell’ attenzione Pechinese che la considera quale luogo ideale per lo sviluppo e la diversificazione. Tuttavia vige una sensazione di “too little, too late” su questi progetti e di certo non si è verificata una spinta decisiva verso i settori legati al turismo e al tempo libero.

Il problema rappresentato dalle fortune di Macao non è solamente economico

Se Hong Kong ha dimostrato qualcosa, è che il modello “one country, two systems”, è convincente solo nella misura in cui i cittadini della Sar cinese beneficiano del paternalismo della terraferma.

Che il movimento di occupazione di Hong Kong sia quasi improbabile si verifichi anche a Macao, è soltanto una dimostrazione dello slancio della sua economia. E il modo in cui la popolazione investe nel gioco d’azzardo è davvero impressionante e senza precedenti. Tutti dipendono da questo settore, e dilagherebbe certamente il malcontento se i casinò non fossero più in grado di sostentare con la ricchezza che producono, la popolazione.

Esistono prove che dimostrano come Macao stia cominciando a risalire dopo l’oscillazione finanziaria che ha vissuto. Gli analisti del CLSA prevedono che le entrate del casinò di Macao si stabilizzeranno nella prima metà del 2015 e vivranno una ulteriore ripresa nella seconda metà dell’anno, riassumendo: “Soffieranno venti contrari…ma gli investitori a lungo termine non devono abbandonare la nave. Se ciò dovesse accadere, allora sarebbe bene che il governo di Macao investisse seriamente nel futuro della regione considerandola come destinazione turistica globale”.

Attualmente Macao è pericolosamente dipendente da un settore noto per la sua imprevedibilità.

In un articolo per The Diplomat, Shannon Tiezzi, riporta una dichiarazione di Xi: “Il governo centrale nutre grandi speranze nel nuovo governo della SAR”.

Suona come un complimento che cela un avvertimento. L’eco della crisi di Hong Kong risuona ancora nella Cina, la sacralità di questa lucrosa ma allo stesso tempo instabile SAR, è chiara nella mente di Xi.

La riforma economica di Macao deve essere immediata e vasta: la posta ​​in gioco non può essere sottovalutata. Serve una decisiva virata e non passerà molto tempo prima che la Cina sia in grado di sostenere Macao.

Giada Benazzi

: Copywriter e Public Relation Specialist

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.