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Streaming, gaming e gambling: l'onda miliardaria delle nuove generazioni

L'industria dei videogiochi si avvia ad un vero e proprio boom. Secondo PwC, si prevede che questo settore supererà i 300 miliardi di dollari (esclusi gli eSport) entro il 2026. A trainare il settore, che dal 2017 ha praticamente raddoppiato il proprio fatturato, sono i giochi per dispositivi mobili
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Yohan León
20 dic 2023
Streaming, gaming e gambling: l'onda miliardaria delle nuove generazioni

L'industria dei videogiochi si avvia ad un vero e proprio boom. Secondo PwC, si prevede che questo settore supererà i 300 miliardi di dollari (esclusi gli eSport) entro il 2026. A trainare il settore, che dal 2017 ha praticamente raddoppiato il proprio fatturato, sono i giochi per dispositivi mobili, i cosiddetti giochi social e casual. Gli analisti prevedono che social e mobile insieme genereranno ben 242,7 miliardi di dollari dei 321,1 miliardi di dollari di entrate totali dei videogiochi entro il 2026.

Delle potenzialità dei videogiochi si è accorta anche Netflix che ha deciso di fornire sulla propria piattaforma un catalogo di videogiochi, allo scopo di fidelizzare maggiormente i propri iscritti.

Questa iniziativa è stata molto apprezzata dagli utenti della piattaforma streaming. Recentemente Netflix ha stretto un accordo con Take Two Interactive Software, Inc (azienda statunitense produttrice e distributrice di videogiochi) e lanciato GTA Trilogy Definitive Edition che risulta essere il gioco più scaricato su Google Play e Apple App Store. Al momento, dal lancio della sezione videogiochi dell'abbonamento Netflix, la compagnia ha raggiunto 86 titoli nel proprio catalogo.

Questa strategia va vista in un'ottica di espansione che mira a catturare l'attenzione dei videogiocatori in un contesto che sta velocemente mutando.

Fusione tra videogiochi e streaming: i risultati di uno studio tedesco

Un recente studio condotto in Germania dalla società di consulenza Simon-Kucher, sull'integrazione delle offerte di gioco nelle piattaforme di streaming video, ha evidenziato come questo connubio venga visto come vincente. Lo studio si è rivolto ad un campione di individui dai 18 anni in su.

Il 43% degli utenti tra i 18 e i 39 anni ha dichiarato di essere interessato alla fusione tra streaming e abbonamento, mentre un utente su quattro di età superiore ai 40 anni si è detto interessato a questo tipo di offerta.

Lo studio ha mostrato anche come il suddetto connubio possa essere un incentivo a iscriversi alla piattaforma. Infatti, il 30% dei giovani tra i 18 e i 30 anni e il 16% degli utenti over 40 mostrano una maggiore predisposizione a sottoscrivere un abbonamento se la piattaforma di streaming che hanno scelto di guardare incorpora un'opzione di gioco. Addirittura gli utenti più giovani pagherebbero anche un piccolo sovrapprezzo per beneficiare dei videogiochi sulle piattaforme di streaming video.

Tuttavia, c'è una parte dello studio che merita attenzione, che è quello che potremmo definire «sulla qualità». Il 46% degli utenti tra i 18 e i 39 anni e il 34% degli over 40, infatti, temono che l'integrazione del gaming nelle piattaforme di streaming video finisca per avere delle ripercussioni negative sulla qualità dei film e delle serie tv offerte. Inoltre, dallo studio emerge come, il pubblico, pur considerando l'unione tra videogiochi e streaming molto interessante, tende a guardare innanzitutto su quale piattaforma si trova tale offerta, più che all'offerta in sé.

Streaming e gambling: l'ascesa di Twitch, le polemiche e la regolarizzazione

Anche il gambling, e in particolare il settore dei casinò online, ha compreso le potenzialità dello streaming. In questo caso parliamo della diffusione, con relative polemiche, che il gambling ha avuto su Twitch. Negli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio boom di questo settore sulla piattaforma

Recentemente Twitch ha annunciato che «vieterà lo streaming di contenuti sul gioco d'azzardo provenienti da siti che non sono autorizzati negli Stati Uniti o in altre giurisdizioni che forniscono sufficiente protezione dei consumatori». La stretta si è resa necessaria in seguito alle polemiche generate dalle azioni di alcuni creators. Uno di questi, Silker, pseudonimo di Abraham Mohamed, nel 2022 ha ingannato personaggi famosi e non, intascando oltre 200.000 dollari per finanziare la sua dipendenza dalle scommesse online.

Tuttavia, la sezione Casinò Jackpot rimane una delle più seguite sulla piattaforma e, per questo, Twitch non ha intenzione di chiuderla, ma solo di regolarizzarla. Stando a Twitch Tracker, un sito che monitora i dati della piattaforma, ad oggi la categoria Casinò Jackpot è la diciassettesima più guardata in assoluto con 4.74 milioni di ore ed è il diciottesimo per numero di utenti (28.400.000).

Twitch ha anche annunciato che continuerà a consentire lo streaming da siti che si concentrano su scommesse sportive, fantasport e poker indipendentemente dallo stato della licenza. La decisione è destinata a far discutere, ma serve a sottolineare come lo streaming del gioco d'azzardo sia una risorsa a cui la piattaforma di Amazon non intende rinunciare.