Perché l'adozione di Rio Ferdinand, come testimonial di un sito di casinò è fonte di tante proteste?

Ultimo Aggiornamento 18 dic 2018
Perché l'adozione di Rio Ferdinand, come testimonial di un sito di casinò è fonte di tante proteste?

Perché l’adozione di Rio Ferdinand, come brand ambassador di un sito di casinò è fonte di tante proteste in Inghilterra? Analisi della disparità di trattamento tra i personaggi famosi ambasciatori dei casino games e quelli di poker e scommesse sportive. Il caso di Rio Ferdinand.

Rio Ferdinand ha avuto una carriera di altissimo livello. E’ stato convocato dall’Inghilterra per ben 88 volte, ha vinto 16 trofei, conquistato innumerevoli riconoscimenti individuali ed è ampiamente considerato uno dei migliori difensori che il paese abbia mai avuto. Tuttavia ha recentemente suscitato un fiume di polemiche la sua partecipazione come brand ambassador del Casino Floor. Può un calciatore di alto livello rappresentare un luogo dedicato al gioco d’azzardo?

I siti di gambling e le stelle dello sport

Uno degli aspetti da considerare è che il gioco d'azzardo è già ben rappresentato nel calcio inglese. Stoke City, Aston Villa e Burnley hanno operatori di scommesse come sponsor principali, inoltre le 72 squadre della lega professionistica sono patrocinate da Sky Bet. Jamie Rainbow, editor di World Soccer, rivista di calcio molto apprezzata, non si è lasciato impressionare dal clamore e dalle proteste che ha suscitato la relazione tra Ferdinand e il gambling: “Sappiamo bene che il mondo del calcio è finanziato da compagnie di scommesse e questo è piuttosto sorprendente. Sulle magliette dei calciatori sono impresse i nomi delle società di gioco d’azzardo che tra l’altro rappresentano una fonte di ricchezza e guadagni per il mondo calcistico. Trovo perciò queste proteste piuttosto ipocrite e prive di senso”. Non è cosa strana che i siti di gambling utilizzino le stelle dello sport, specialmente quelle del calcio. Ladbrokes utilizza l’ ex calciatore e manager Chris "incredibile Jeff" Kamara che co-presenta la trasmissione Goals on Sunday. L'ex giocatore del Liverpool, Mark Lawrenson, può essere visto mentre sta seduto su un water nella pubblicità BetVictor. Anche l’ex pallone d’oro Michael Owen rappresenta quest’ultimo marchio. Prima dei suoi recenti problemi, 666Bet è stato promosso dall'ex West Ham, Portsmouth e Tottenham Hotspurs Harry Redknapp, mentre suo figlio Jamie di Sky Sports è attualmente associato con Skybet. Ciò che queste campagne hanno in comune, è che tutti i giocatori presi in considerazione, hanno terminato la loro carriera di gioco. Uno dei problemi principali, per quanto riguarda Ferdinand è che nonostante abbia giocato poco in questa stagione e sia quasi alla fine della sua carriera, resta ancora un giocatore all’attivo con un salario di 80.000 sterline a settimana. Uno dei commenti più in voga su Twitter cita: “Hai già abbastanza soldi, che ti serve promuovere il gioco d’azzardo. E’ assurdo!”?

Il suo nome è Rio

Il 36enne Rio Ferdinand ha interessi in diversi campi. Ha creato una casa discografica, ha organizzato la World Cup Wind-Ups di Rio, finanziato un film, girato un documentario al fine di tenere i giovani lontani dalla criminalità e ha contribuito al lancio di una rivista digitale. Ha anche fondato The Rio Ferdinand Foundation nel 2009 per aiutare i bambini svantaggiati delle aree più povere. L’amministratore delegato di CasinoFloor.com, Jack Mizel, ha affermato che l’ingaggio di Rio come testimonial “avrebbe consentito al brand di raggiungere le persone a livello personale e che le qualità, la mentalità vincente e l’esperienza di Rio avrebbe coinvolto le persone”. Il multi premiato talento creativo Neil Dawson, partner di Dawson Pickering, ha ritenuto che l’ingaggio di Rio non è stato ponderato nel modo giusto: "Non è stata un'idea brillante. Lui è uno sportivo e ha un sacco di followers. L’azienda sta giocando sulla sua fama e celebrità, ma avrebbero potuto coinvolgere il giocatore dopo il ritiro dal rettangolo di gioco”.

Ferdinand un irresponsabile?

Quando Ferdinand ha twittato ai suoi followers (6.14mln) "giocate a @CasinoFloorUK stasera e avrete 55 giri gratuiti su di me”, seguito da un link che rimandava al sito di scommesse, ha usato la forza della sua reputazione per promuovere il brand. Uno dei problemi principali è che i siti di gioco online hanno restrizioni per i minori di 18 anni, mentre la maggior parte dei suoi fans sul noto social network è minorenne. Per tale motivo Ferdinand è stato accusato dai media di irresponsabilità e di non aver considerato l’influenza che poteva esercitare sui suoi fan più giovani. Un portavoce della Commissione di Gioco ha affermato che esistono restrizioni pesanti nell’incoraggiare il gioco d'azzardo nei minori di età: "Sono in atto regole molto severe al fine di garantire che i prodotti di gioco d'azzardo siano pubblicizzati in modo socialmente responsabile, come non attraenti per le persone di età inferiore ai 18 anni. Le norme che disciplinano la pubblicità del gioco d'azzardo sono mantenute dai Committees of Advertising Practice e applicate dall’Advertising Standards Authority”. Dawson ha pensato che la mossa fosse del tipo "simply slapdash" e mal pianificata. “Sembrava tutto piuttosto irresponsabile e non ben pensato. Promuovere il sito per minorenni e seguaci estremamente impressionabili può aiutare a capire perché alcune persone sono arrabbiate".

Celebrity Endorsment, altri casi famosi

L'aumento astronomico del salario del giocatore e la percezione delle persone nel campo sportivo come mercenari non ha aiutato la causa di Ferdinand. Mentre altri calciatori E personaggi famosi pubblicizzano tutto, da patatine, cioccolato e bevande energetiche, prodotti per la cura della pelle e telefoni cellulari, spesso pubblicità gloriosamente pacchiane, non c'è indignazione. I brand dimostrano una certa propensione nel coinvolgere profili di alto livello nelle loro campagne pubblicitarie. Tutti noi conosciamo il fenomeno mediatico rappresentato da David Beckham, che ha associato la sua immagine a marchi internazionali come Armani e H&M. Eric Cantona è ormai da anni lontano dai rettangoli di gioco, ma il suo status di icona all'interno del calcio dura dal suo ritiro improvviso nel 1997. Marchi francesi come Kroenenubug ed Eurostar hanno usato l’immagine dell’istrionico francese, mentre il suo connazionale Thierry Henry ha prestato il suo sofisticato 'va va voom' alla Renault. Il presentatore di Match of the Day ed ex attaccante dell'Inghilterra, Gary Lineker, ha astutamente usato la sua immagine da bravo ragazzo per promuovere Walkers Crisps per 20 anni. "Gary Lineker è stato il calciatore più pulito che l’Inghilterra abbia mai prodotto, ma qui si stava comportando come un ladro che rubava patatine", ha detto Dawson. "Era incredibile che il giocatore più decente e ben educato potesse agire in modo così diverso. E’ una idea del brand".

La bufera mediatica legata al fatto che Ferdinand sia un calciatore

Quando Rafael Nadal, 14 volte vincitore del Grande Slam e uno dei piu’ forti tennisti di tutti i tempi, ha firmato per PokerStars lo scorso anno, non c’è stata alcuna reazione nei confronti dello spagnolo. Il leggendario giocatore di cricket australiano, Shane Warne, è stato testimonial di 888poker nell’ultima fase della sua carriera, con un contratto che da due anni è salito ad otto. Entrambi gli sportivi hanno partecipato diverse volte a tornei di poker internazionale, spesso per cause benefiche. Rainbow si chiede perché il calcio dovrebbe essere diverso da qualsiasi altro sport . "La ragione principale è che i calciatori sono considerati come dei modelli da emulare”.

La disparità di trattamento

Anche se esiste la tendenza di raggruppare tutte le diverse forme di gioco d’azzardo, è necessario analizzare perché l’atteggiamento dei media verso le scommesse sportive e il poker è diverso rispetto ai casinò. Il Poker, anche se non è uno sport, possiede un alta valenza sociale. Con l'avvento di celebrità del tavolo verde come Phil Ivey, Daniel Negreanu e la britannica Victoria Coren e grazie all’esposizione mediatica, è diventuto un fenomeno radicato nella cultura popolare. Dall’altro lato le scommesse sportive, oltre ad essere legate agli sport più seguiti dagli appassionati come il calcio, dà agli utenti la possibilità di macinare profitti con un pizzico di astuzia e abilità. Diverso è l’atteggiamento e la considerazione dell’opinione pubblica sui giochi d’azzardo legati al casinò. Le slot machine vengono demonizzate e l’immagine di un giocatore con gli occhi gonfi davanti allo schermo di una Vlt è sicuramente meno suggestivo rispetto a quella di un gruppo di amici intenti a scommettere su una partita di Premier League dal comodo divano delle loro case. “Hai delle responsabilità come modello per la gente. Il gioco d'azzardo distrugge le famiglie", questo è stato uno dei tweet più critici nei riguardi di Rio. Altri giocatori come Chris Kamara, Michael Owen o uno qualsiasi degli altri brand ambassador menzionati in precedenza non sono mai stati accusati di essere irresponsabili. L’associazione di uno sportivo molto noto ad un casinò è ritenuta maggiormente negativa rispetto a tutte le altre tipologie di gioco.

Verso campagne pubblicitarie responsabili

La maggior parte dei ragazzi sogna di diventare calciatore. Essere famosi come Ronaldo, Messi e Neymar è la massima aspirazione di qualsiasi ragazzino, che adora questi giocatori come delle divinità e degli esempi da seguire. Non ci sorprende che molte delle grandi industrie e dei grandi brand internazionali sfruttino il potere della loro immagine per diffondere il loro marchio e avere dei ritorni in termini di visibilità. Come per le scommesse sportive e il poker, campagne pubblicitarie promosse da fenomeni del calcio potrebbero, se gestite in maniera intelligente, modificare l’opinione pubblica sulla percezione del gioco d’azzardo. .

Giada Benazzi

: Copywriter e Public Relation Specialist

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.