La fine della legislatura si avvicina. Sarà quella la data di scadenza per il riordino del settore

Ultimo Aggiornamento 18 dic 2018
La fine della legislatura si avvicina. Sarà quella la data di scadenza per il riordino del settore

Rinvii e rimandi continui. Questa è la situazione legata alla questione territoriale e locale del gioco pubblico. Infatti un accordo in Conferenza Unificata appare un qualcosa di sempre più lontano, difficile e complesso. Anche se, va detto, i buoni propositi, sia del governo che del Parlamento, ci sono tutti, ma non si è ancora arrivati a un punto di incontro.

Questo è ciò che quantomeno è stato dimostrato in questi mesi, apparsi lunghissimi, interminabili e, a volte, anche un po' tesi. Il riordino, il riassetto e la riorganizzazione del settore appare, senza alcun dubbio, un qualcosa di utile, di doveroso e di necessario e imprescindibile. Ci si trova di fronte a una legislazione spezzettata, confusa e davvero poco chiara. Per il momento però, nonostante i numerosi tentativi, si vedono pochi spiragli concreti. Ed è questo a preoccupare più di ogni altra cosa.

Un aspetto importante e di cui non si può non tenere conto è il continuo mutare e cambiare della normativa locale. Ciò non fa altro che aumentare la confusione e la complessità della situazione. Il tutto diventa dunque profondamente, totalmente e incredibilmente paradossale. L'industria continua però a funzionare molto bene e a mettersi in mostra. Questo è un segnale a dir poco importante, soprattutto dal punto di vista della crescita e dello sviluppo. Anche perché non ci si può scordare che l'offerta del gioco legale è il principale e il miglior contrasto per sconfiggere e annientare l'illegale. Gli utenti, ovviamente, preferiscono e scelgono la sicurezza e la tranquillità. Il successo del gioco in Italia è ormai un qualcosa di noto e di conosciuto. L'organizzazione di numerose kermesse, come l'Enada di Rimini e la Fee di Riccione, non sono altro che l'ennesima testimonianza e conferma. Inutile negare l'evidenza.

L'urgenza principale è quindi quella di trovare un accordo con gli enti locali. Sono infatti quest'ultimi a vivere a stretto contatto con i territori e a conoscere le problematiche e le difficoltà. Insomma, tutti i nodi potrebbero davvero venire al pettine. E questo anche perché molte città e regioni hanno deciso di adottare misure più restrittive e più rigide per evitare effetti e conseguenze devastanti e pericolose. Il rischio di un quadro sempre più confuso e frammentato è davvero molto alto.

In questo di clima di incertezza e preoccupazione, il gioco pubblico continua però, come detto, a ottenere risultati positivi e soddisfacenti. Forse è proprio per questo che è necessaria una normativa chiara, precisa e dettagliata. Non occorre perdere ulteriore tempo. Ne è convinto il governo italiano e lo sa bene anche il Parlamento.

La fine della legislatura pian piano si avvicina. Sarà quella la data di scadenza per arrivare a un riordino del settore? Difficile dirlo. La speranza però rimane sempre e comunque l'ultima a morire. E che sia la volta buona, viene quasi da dire. Perché certi obiettivi non possono costantemente rimandati.

Giada Benazzi

: Copywriter e Public Relation Specialist

Sono una copywriter specializzata nel settore dell'iGaming ed esperta in Big Data legati al gioco d’azzardo online. Mi occupo della redazione e revisione dei contenuti pubblicati nella sezione blog di Gaming Report, oltre ad effettuare ricerche e indagini di settore. Curo le relazioni pubbliche con i media italiani e internazionali, soprattutto in nazioni come Spagna, Francia, Inghilterra e Stati Uniti.